L’ultimo respiro di Jean-Luc Godard
Il grande regista della Nouvelle Vague ci ha lasciato il 13 settembre. Lo sceneggiatore di origine svizzera ha posto fine alla sua vita in questo Paese, dopo aver fatto ricorso al suicidio assistito dove questa pratica è legale.
Jean-Luc Godard ha frequentato la Sorbona dove ha studiato antropologia, il che lo ha indubbiamente portato alle sue famose recensioni cinematografiche in cui si poteva già vedere un nuovo sguardo sul cinema in riviste come Les Cahiers du Cinema.
Quando si parla di Godard, non si può fare a meno di pensare a Jean-Paul Belmondo con il suo berretto e la sigaretta in bocca in A bout de souffle, o a Brigitte Bardot alias BB e al suo broncio mozzafiato in Le Mépris. Jean-Luc Godard non è solo uno dei volti emblematici del cinema ma anche note; come non pensare alla musica simbolica di Geoges Delerue o alla voce infantile e giocosa di Anna Karina in Pierrot le fou…
Che cos’è La Nouvelle Vague?
Godard è spesso indicato come il fondatore della Nouvelle Vague, quindi ci si potrebbe chiedere cosa sia questo cinema, che ha ispirato registi come Bernardo Bertolucci o ancora Sofia Coppola per citarne solo due.
La Nouvelle Vague, come indica il nome, è un nuovo modo di guardare il cinema, una nuova prospettiva che scuote le regole e rivendica una forma di realismo e semplicità per guadagnare in naturalezza e appropriarsene meglio. La Nouvelle Vague o cinema d’autore consiste nel filmare la vita in tutta la sua semplicità, mettendo in atto nuove tecniche cinematografiche rivoluzionarie per l’epoca, come le riprese fuori dagli studios o ancora dialoghi semplici.
– E le mie caviglie, ti piacciono? Sì
– Ti piacciono anche le mie ginocchia?
– Sì, mi piacciono molto le tue ginocchia
– E le mie cosce? Anche
– Riesci a vedere il mio sedere nello specchio? Sì
– Pensi che le mie natiche siano belle?
– Sì, molto
Lascio un ultimo omaggio al cineasta sulla musica del compositore Geroges Delerue con il video di Le thème de Camille.
Bon Voyage Godard !